INIZIA OGGI IL TUO CAMMINO..........

Non preoccuparti di dove ti porterà la strada. Concentrati invece sul primo passo. E' questa la parte più difficile, e in questo consiste la tua responsabilità. Una volta fatto quel passo, lascia che tutto vada dove deve andare, il resto verrà da sè. Non seguire la corrente: Sii tu la corrente.
Tratto da "Le quaranta porte" di Elif Shafak, ed. Superpoket Rizzoli

martedì 21 agosto 2012

Martedì 21 agosto: 1) Partenza; 2) L’Intenzione Sacra

Eccoci pronte, tutte con la solita ansia da partenza per lo stage, tutte dopo aver combattuto con i propri demoni personali….. dubbi, riserve, c’è chi non ha preparato i bagagli fino all’ultimo, chi ha pensato bene di scivolare e lussarsi una caviglia un paio di giorni prima, chi ha avuto il dubbio di aver sbagliato giorno, chi temeva che in un posto dove c’erano anche altre persone non ci saremmo trovate a nostro agio, chi aveva paura di trovarsi in un luogo selvaggio, scomodo, impervio, ma non ha trovato nessuna scusa per darsi alla macchia ……. (questa, ovviamente, sono io! ^_^)
Ma eccoci puntuali al luogo di incontro, nell’assolata e silenziosissima via di fronte al centro di Shamal (settimana dopo ferragosto, ancora tantissima gente in ferie, il silenzio cittadino in questo periodo è delizioso!), cariche come somari, soprattutto quelle fra noi che non erano alla prima esperienza.
Sciamane, druide, streghe……. Chiamateci come volete, ma non toglieteci quel briciolo di comodità a cui stiamo attaccate con i denti, quindi borsoni con cuscini e stuoie di varia grandezza e spessore, e poi il solito materiale magico che non può mancare: erbe varie, semi e granaglie, le resine, e questa volta anche un vero calderone.
Bene, stipate le auto, suddivisi gli equipaggi, partenza…….. e in meno di un paio d’ore ci siamo ritrovate in un luogo delizioso, l’Ostello dell’Imbarcadero, spartano ma assolutamente confortevole, circondato da boschi, spiaggette e con una terrazza fronte lago da cui per i successivi 5 giorni avremmo goduto di una visione spettacolare.
Tutto ciò, ha fin da subito contribuito a migliorare l’umore di tutte, persino di chi, come me, si era tenuta ben ancorata ai propri dubbi fino all’ultimo; così, tempo di prendere possesso delle camere e rinfrescarci velocemente, ed eravamo tutte ansiose di andare alla scoperta dei dintorni ed iniziare il nostro percorso.
Il lungolago non manca di essere accogliente, e in breve ci siamo trovate a formare il nostro primo cerchio, e ad immergerci nell’inizio del nostro lavoro: ognuna ha individuato la propria INTENZIONE SACRA, cioè ciò a cui in questo momento della nostra vita aspiriamo, ciò che maggiormente ci fa battere il cuore e per cui siamo disposte a metterci in gioco, ciò per cui avremmo rivolto nei giorni a seguire le nostre intenzioni, ed a cui avremmo dedicato la RUOTA DI MEDICINA che man mano avremmo costruito, e portato con noi.
 
Eccoci pronte, tutte con la solita ansia da partenza per lo stage, tutte dopo aver combattuto con i propri demoni personali….. dubbi, riserve, c’è chi non ha preparato i bagagli fino all’ultimo, chi ha pensato bene di scivolare e lussarsi una caviglia un paio di giorni prima, chi ha avuto il dubbio di aver sbagliato giorno, chi temeva che in un posto dove c’erano anche altre persone non ci saremmo trovate a nostro agio, chi aveva paura di trovarsi in un luogo selvaggio, scomodo, impervio, ma non ha trovato nessuna scusa per darsi alla macchia ……. (questa, ovviamente, sono io! ^_^)
Ma eccoci puntuali al luogo di incontro, nell’assolata e silenziosissima via di fronte al centro di Shamal (settimana dopo ferragosto, ancora tantissima gente in ferie, il silenzio cittadino in questo periodo è delizioso!), cariche come somari, soprattutto quelle fra noi che non erano alla prima esperienza.
Sciamane, druide, streghe…….Chiamateci come volete, ma non toglieteci quel briciolo di comodità a cui stiamo attaccate con i denti, quindi borsoni con cuscini e stuoie di varia grandezza e spessore, e poi il solito materiale magico che non può mancare: erbe varie, semi e granaglie, le resine, e questa volta anche un vero calderone.
Bene, stipate le auto, suddivisi gli equipaggi, partenza…….. e in meno di un paio d’ore ci siamo ritrovate in un luogo delizioso, l’Ostello dell’Imbarcadero, spartano ma assolutamente confortevole, circondato da boschi, spiaggette e con una terrazza fronte lago da cui per i successivi 5 giorni avremmo goduto di una visione spettacolare.
Tutto ciò, ha fin da subito contribuito a migliorare l’umore di tutte, persino di chi, come me, si era tenuta ben ancorata ai propri dubbi fino all’ultimo; così, tempo di prendere possesso delle camere e rinfrescarci velocemente, ed eravamo tutte ansiose di andare alla scoperta dei dintorni ed iniziare il nostro percorso.
Il lungolago non manca di essere accogliente, e in breve ci siamo trovate a formare il nostro primo cerchio, e ad immergerci nell’inizio del nostro lavoro: ognuna ha individuato la propria INTENZIONE SACRA, cioè ciò a cui in questo momento della nostra vita aspiriamo, ciò che maggiormente ci fa battere il cuore e per cui siamo disposte a metterci in gioco, ciò per cui avremmo rivolto nei giorni a seguire le nostre intenzioni, ed a cui avremmo dedicato la RUOTA DI MEDICINA che man mano avremmo costruito, e portato con noi.


In un cerchio non c'è più basso o più alto,
non c'è un ordine gerarchico per quanto concerne il potere o la proprietà,
tutti sono uguali, vengono rispettati e trattati nello stesso modo.

Quando siamo in un cerchio è come essere a casa,
e quando cominciamo a sentire il cerchio, a comunicare l’un l’altro,
a condividere le decisioni, i sentimenti, i sogni, i pensieri,
a condividere il lavoro, il gioco e la creatività insieme,
scopriamo che questo ci dà molta più soddisfazione ed energia.
Manitonquat, Wampanoag Assonet Band

 
 
Foto: In un cerchio non c'è più basso o più alto, non c'è un ordine gerarchico per quanto concerne il potere o la proprietà, tutti sono uguali, vengono rispettati e trattati nello stesso modo. 
Quando siamo in un cerchio è come essere a casa, e quando cominciamo a sentire il cerchio, a comunicare l'un l´altro, a condividere le decisioni, i sentimenti, i sogni, i pensieri, a condividere il lavoro, il gioco e la creatività insieme, scopriamo che questo ci dà molta più soddisfazione ed energia. 

- Manitonquat, Wampanoag Assonet Band.




Foto





Testo e foto della citazione tratta da un post pubblico su fb di:
Gli Indiani D'America: il Popolo .uando cominciamo a sentire il cerchio, a comunicare l'un l´altro, a condividere le decisioni, i sentimenti, i sogni, i pensieri, a condividere il lavoro, il gioco e la creatività insieme, scopriamo che questo ci dà molta più soddisfazione ed energia.

- Manitonquat, Wampanoag Assonet Band.


 
Foto: Osiglio....... che nostalgia!

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