INIZIA OGGI IL TUO CAMMINO..........

Non preoccuparti di dove ti porterà la strada. Concentrati invece sul primo passo. E' questa la parte più difficile, e in questo consiste la tua responsabilità. Una volta fatto quel passo, lascia che tutto vada dove deve andare, il resto verrà da sè. Non seguire la corrente: Sii tu la corrente.
Tratto da "Le quaranta porte" di Elif Shafak, ed. Superpoket Rizzoli

venerdì 27 aprile 2012

 LA GIOIA

A volte capita di avere l’opportunità di condividere le ansie ed i tremori, ma anche i fremiti e l’entusiasmo, per un progetto di una persona cara, o anche di qualcuno che solo occasionalmente incrocia la nostra vita, il momento in cui ciò che fino a poco tempo fa era solo un’ idea ed una speranza, sta concretizzandosi nel proprio viaggio per diventare una realtà.



Sapere che qualcuno a cui si tiene, o con cui si sta condividendo un tratto del proprio percorso di vita, mette in atto un proprio progetto, raggiunge un proprio obbiettivo e realizza un proprio desiderio porta nel cuore la gioia di constatare che l’universo è sempre in opera; sta ad ognuno di noi saper apprezzare ciò che ci arriva ed essere felici anche per i traguardi raggiunti da altri, perché ogni attimo di gioia con cui sappiamo nutrire il nostro cuore può essere un nutrimento che ci dà la forza per proseguire nel nostro cammino, per il nostro massimo bene, per il supremo bene di ognuno e nel migliore modo possibile……..

Cicladi
G come gioia condivisa

Un giorno la Noia sfidò l'Ombra
a chi riuscisse di restare il più a lungo possibile
attaccata agli uomini,

senza che gli uomini se ne potessero liberare,
«Tu hai bisogno di una fonte luminosa per esistere.
Io non ho bisogno di nulla, io sono con loro nel buio e nella luce»,
si vantò la Noia.
Da quel giorno,
per quanto furbi si facessero gli uomini per sfuggirla,
la Noia non li lasciava mai,
tanto che gli uomini cominciarono a pensare
che la Noia fosse la loro irrinunciabile compagna quotidiana
e che la vita non fosse altro che una cosa estremamente noiosa.
Allora, in aiuto dell'umanità annoiata,
venne la Meraviglia.
Così capitava che ogni tanto qualcuno degli uomini,
forse particolarmente stanco, stremato, si fermasse,
si guardasse attorno e, improvvisamente,
come dicono che capiti soltanto ai bambini,
provasse una sconcertante meraviglia,
Eppure nulla attorno a lui era cambiato.
Di cosa mai si meravigliava quell'uomo?
Di tutto e di nulla, forse soltanto del fatto di essere vivo
e domani, magari, di dover morire.
Senza alcuna particolare ragione entrava in lui,
in quel momento, una strana, insensata, felicità.
Ma quell'uomo non era il solo
al quale capitasse una cosa tanto inaspettata.
Altri, vecchi e giovani, uomini e donne,
cominciarono a provare istanti di una luminosa Meraviglia
che scacciava i grigiori della Noia.
Purtroppo, la maggior parte di essi,
vedendo attorno a sé gli altri uomini e altre donne
che continuavano a essere annoiati e tristi,
non dicevano nulla nel timore di venire scherniti.
Ma quando qualcuno trovava il coraggio
di dividere con gli altri la propria felicità,
allora la Gioia,
della quale da tempo si era persa ogni traccia,
tornava a vivere tra gli uomini,
passando randagia dall'uno all'altro
fino a quando trovava qualcuno disposto ad ospitarla.

(raccontato da Ferruccio Parazzoli)

Pablo Neruda

venerdì 13 aprile 2012

Il dono dell' Amore

Nel germogliare come gemme di energia
riceviamo un unico dono:
il Dono dell'Amore

Nel percorrere infiniti viaggi e innumerevoli vite
irrobustiamo le nostre radici con un'unica fonte:
la Luce dell'Amore

Nel condividere e curare, nel dare e ricevere
trasformiamo l'energia in un'essenza più profonda:
la Pura Essenza dell'Amore

Nel far fiorire i cuori,
nello svelare lo spendore e l'intensità dell'Amore
perseguiamo un unico scopo:
il Dono dell'Amore


Tratto da "La Via degli Sciamani", di Kenneth Meadows, ed Armenia.
(per gentile concessione di Michael R. Warwick,
Walnut Creek, California, USA)




giovedì 12 aprile 2012

RE DEL MIO REGNO di Paolo Coelho: "Aleph" Ed. Bompiani


Non è quello che hai fatto nella tua vita passata a influenzare il presente, ma è ciò che fai nel presente che redimerà il passato e logicamente cambierà il futuro.
(Paulo Coelho)



MERAVIGLIOSO ED ILLUMINANTE,
L'ALEPH CI INVITA A RIFLETTERE SUL SIGNIFICATO DEL NOSTRO VIAGGIO PERSONALE.
E talvolta, è un proprio blocco, una insoddisfazione, il rendersi conto di essere assorbiti in una fase che non ci soddisfa, che provoca l'inizio del viaggio, o almeno un cambio di direzione.

"Il mondo non si è mai presentato diviso come ora. guerre di religione, genocidi, crisi economiche, recessione, povertà, mancanza di rispetto per il pianeta. E tutti vogliono vedere immediatamente risolti perlomeno alcuni dei problemi che affliggono l'umanità o la propria vita personale.

Ma l'orizzonte appare sempre più buio a mano a mano che avanziamo verso il futuro.
E io dovrei proseguire in una tradizione spirituale le cui radici affondano in un passato remoto, lontano da tutte le sfide del presente?

........ Dall'epoca della conoscenza con la mia guida nella tradizione, nel 1982, ho imparato e disimparato a vivere un centinaio di volte. Quando mi insegna qualcosa di nuovo, penso che forse quello è proprio il passo che manca per arrivare alla vetta della montagna, la nota che giustifica un'intera sinfonia, la lettera che riassume l'intero libro. Vivo un periodo di euforia che poi, a poco a poco, svanisce.
Anche se talune cose rimangono per sempre, la maggior parte degli esercizi, delle pratiche, degli insegnamenti finisce per scomparire in un buco nero.o almeno così sembra..

....... Immaginavo che, arrivato a cinquantanove anni, mi sarei ritrovato in prossimità del paradiso e della tranquillità assoluta, quella che mi sembra di cogliere nel sorriso dei monaci buddisti.
Al contrario, credo di essere assai lontano da quell'obiettivo. non mi sento mai davvero in pace; ogni tanto ingaggio grandi conflitti con me stesso, lotte che possono protrarsi per mesi. e gli ntervalli in cui m'immergo nella percezione di una realtà magica durano soltanto pochi secondi. Sufficienti per comprendere che quest'altro mondo esiste, e per avvertire la frustrazione di non riuscire ad assimilare tutto ciò che apprendo.

.... "Non riesco più a progredire" dico. "Penso di aver raggiunto il mio limite"
"Interessante. Io ho sempre tentato di scoprire i miei limiti, eppure finora non ci sono riuscito. Il mio universo non è particolarmente collaborativo: seguita a crescere e non mi aiuta a riconoscerlo appieno" replica la mia guida in modo provocatorio.
.... "Sono assalito da molti dubbi, E quelli più importanti riguardano la fede" affermo.
"Un'ottima cosa: è il dubbio che fa avanzare l'uomo nel suo cammino"
Come sempre, risposte ed immagini azzeccate, che tuttavia oggi non funzionano.
"Voglio spiegarti che cosa tenti" Continua lui "che tutto ciò che hai appreso non ha messo radici. Che sai penetrare nell'universo magico, ma non riesci ad abbandonarti ad esso, Che forse si tratta soltanto di una grande fantasia che l'umo ha creato per scacciare la paura della morte"
I miei interrogativi sono più profondi: riguardano la fede. Ho un'unica certezz: esiste un universo parallele, spirituale, che interferisce nel mondo in cui viviamo, A parte questo, tutto il resto - libri sacri, rivelazioni, guide, manuali, cerimonie - mi sembra assurdo, E peggio ancora, senza alcun efetto tangibile e duraturo.
......... Malgrado tutti i miei sforzi, non riesco a pensare "mi sento più vicino a Dio e a me stesso"

...... Si tratta solo di una situazione - un conflitto- passeggero? Non è più sufficiente recitare le solite preghiere, rispettare la natura come la voce di Dio e contemplare le molteplici cose belle che mi circondano? Perchè desiderare di proseguire oltre, se sono convinto di aver raggiunto il mio limite?
PERCHE' NON POSSO ESSERE COME I MIEI AMICI?

...... Se avessi davvero raggiunto il mio limite, non mi ritroverei a vivere questa sensazione di colpa e frustrazione: E invece continua. Timore e tremore. Quando l'insoddisfazione permane, dev'essere infusa direttamente da Dio per un'unica ragione: è necessario cambiare tutto, continuare lungo il cammino.

....... Quando ci troviamo ad affrontare una perdita, risulta inutile tentare di recuperre ciò che ormai si è allontanato: é meglio approfittare del grande spazio vuoto e colmarlo con un elemento nuovo. In teoria, ogni perdita avviene per il nostro bene e serve per il mostro miglioramento; in pratica è il momento in cui mettiamo in discussione l'esistenza di Dio e ci domandiamo: "me lo merito?"

........ Se da un lato le mie difficoltà, il mio auto-esilio, mi avevano fatto scoprire sfaccettature importanti di me stesso, dall'altro avevano prodotto un effetto collaterale deleterio: l solitudine era diventata un vizio: Il mio universo si era ristretto ai pochi amici che vivevano su quei monti, alle linghe risposte a lettere ed e.mail, all'illusione che "tutto il resto del tempo mi appartenesse". Insomma, vivevo un'esistenza priva dei normali problemi derivanti dalla frequentazione degli altri, scevra di ogni contatto umano. .............."

lunedì 2 aprile 2012

BUONA SETTIMANA..........

Che tu abbia una settimana meravigliosa
E ricorda di ringraziare
per tutte le cose buone e meno buone......


PS. I gatti sono sempre tanto drammatici!!!

domenica 1 aprile 2012

Crisi.......


Ho appena finito di leggere un libro, e volevo suggerirvelo.......


"Il libro segreto di Dante", di  Francesco Fioretti, ed Newton Compton:
"Sullo sfondo storico della crisi politica ed economica del Trecento, intreccia vicende reali e personaggi di fantasia, tessendo trame piene di mistero ed inquetanti interrogativi".

Quindi, ho trovato una trama interessante, ma soprattutto uno spaccato della vita in un'età così lontana, e la scoperta che, per corsi e ricorsi storici, la descrizione di quella "crisi" potrebbe essere riportata nello stesso modo nel momento attuale.



E poi, nello stesso giorno in cui ho finito questa lettura, e ancora mi turbinavano nella mente le immagini di un sistema socio-politico così simile a quello attuale, ho ascoltato il "Discorso di Pericle agli Ateniesi"..........ancora un salto indietro nella storia, un passo ancora più lungo, e mi sono augurata che gli stessi corsi e ricorsi storici possano portarci a tornare a vedere le cose come oltre 2000 anni fa!

Potete scegliere di ascoltarlo con una dizione perfetta, che permette di assaporarlo in ogni sua parte, oppure nell'interpretazione di Paolo Rossi, che pone l'accento giusto nei vari passaggi; io ho ascoltato entrambe le versioni, la prima mi ha emozionata e mi ha fatto riflettere, la seconda mi ha confermato quanto lavoro ci sia da fare ...... per tutti!