Ella: "Dicevi che l'idea di poter controllare il corso della nostra vita con scelte razionali era assurda, come un pesce che volesse controllare l'oceano in cui nuota, che l'idea di un sé consapevole genera non solo false aspettative, ma anche delusioni in tutte le circostanze in cui la vita non corrisponde alle nostre attese.
Sono una donna ossessionata dal bisogno di tenere tutto sotto controllo, o almeno questo è quanto direbbero quelli che mi conoscono meglio. Ti ricordi quella canzone, - Che sarà sarà - ? Beh, non è mai stato il mio inno, non mi è ma sembrato giusto; io proprio non mi so abbandonare alla corrente."
Sono una donna ossessionata dal bisogno di tenere tutto sotto controllo, o almeno questo è quanto direbbero quelli che mi conoscono meglio. Ti ricordi quella canzone, - Che sarà sarà - ? Beh, non è mai stato il mio inno, non mi è ma sembrato giusto; io proprio non mi so abbandonare alla corrente."
Aziz: "La tua mail mi ha trovato sul punto di lasciare Amsterdam per il Malawi. Se tutto va bene, sarò di ritorno tra quattro giorni. Posso sperare che vada così? Si. Posso controllarlo? No! Tutto quello che posso fare, è portarmi appresso il mio portatile e trovare una buona connessioni Internet, e sperare di vivere un altro giorno. Il resto non è nelle mie mani, E' questo quello che i sufi chiamano il quinto elemento: il vuoto. L'inesplicbile ed incontrollabile elemento divino che noi come esseri umani non possiamo comprendere, ma di cui dovremmo sempre essere consapevoli.
Io non credo nell' inazione, se per inazione si intende il non far niente e non mostrare un profondo interesse per la vita. Ma credo nella necessità di rispettare il quinto elemento.
Credo che tutti noi stipuliamo una sorta di patto con Dio. Io so di averlo fatto, ho promesso a Dio di fare la mia parte al meglio delle mie possibilità e di lasciare il resto a lui e a lui solo. Ho accettato il fatto che ci sono cose che vanno oltre i miei limiti, il grande progetto è al di là della mia comprensione."
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