Gli osservatori occidentali si accorgono di rado che lo sciamanesimo ha a che fare con il femminino, eppure tutti gli sciamani, da qualsiasi parte del mondo provengano, operano sempre nel regno del femminino. Essi pregano la Madre degli Ani...
Mali o la Madre di tutte le cose, la Madre Oscura, la Nonna della Crescita, la Dea della Morte o qualche altra manifestazione del Divino femminino nel suo aspetto di potere oscuro, magico e guaritore.
Geoffrey Ashe, uno studioso britannico di sciamanesimo, ha scritto che in origine gli sciamani erano donne e che la forma più antica della parola significa proprio sciamano donna. Egli afferma che la comunità paleolitica, si frazionò in tribù diverse, con dialetti diversi e fu allora che nel dialetto tungus, il termine "shaman" assunse la connotazione maschile da cui deriva l'uso attuale. Ashe collega l'antico sciamanesimo femminile alla costellazione dell'Orsa Maggiore e ad Artemide, e lo situa in epoca paleolitica. Ashe è chiarissimo: egli afferma che nell'antichità lo sciamanesimo non era un fenomeno individuale, ma veniva praticato dalle donne in gruppo. E il potere del gruppo femminile è radicato biologicamente nel ciclo mestruale e nei misteri di sangue del parto.
Testi e foto tratti da post fb pubblici di:
Salotto della Gatta Nera.
Nessun commento:
Posta un commento